Lui è Karl Lagerfeld, genio della moda ormai attempato, e lei la bellissima e giovanissima Choupette.
Tra loro doveva essere solo una vacanza, ma non si sono lasciati più.
Sposarsi? No, era illegale.
Non perché fossero già impegnati (o lei troppo piccola), solo perché Chupette era una gattina!
Karl avrebbe dovuto custodirla per un amico durante le feste di Natale e non se ne è più separato.
Come essere certo che venisse accudita con amore anche quando lui, già anziano, fosse mancato? Karl l’ha nominata nel suo Testamento.
Eccentrico? Può darsi, ma non originale.
Altri prima di lui hanno fatto altrettanto: ricordiamo, infatti, Gunther II, il pastore tedesco che si ritrovò erede universale della fortuna della contessa Karlotta Liebenstein.
Gunter, per la cronaca, le sopravvisse di un solo mese e i suoi milioni passarono al suo ignaro successore in pedigree Gunther I, seguito poi da Gunther V, ad oggi ancora vivente e parecchio benestante.
Io mi sono organizzata nel 2012, quando Polly (è lei nella foto) è entrata nella mia vita.
Gli animali d’affezione, tuttavia, per la legge Italiana sono considerati beni materiali: possono essere oggetto di un lascito, ma non possono ricevere una eredità.
Scrivere nel mio testamento “Lascio tot a Polly” sarebbe stata una clausola priva di valore.
Come fare allora?
Nomina erede una persona o un’Associazione di tua fiducia, inserendo nel testamento la condizione che si occupi del tuo animale per tutta la sua vita, garantendogli gli stessi confort che gli garantivi tu (puoi essere anche molto specifico).
La formula da apporre nel testamento potrebbe legittimamente essere: “Nomino Tizio mio erede a condizione che si occupi di mantenere e curare i miei amati animali da compagnia per tutta la loro vita garantendo loro…”.
Ricorda, però, che ci sono quote di eredità minime fissate dalla legge per il coniuge (anche se separato), i figli e, in loro mancanza, i tuoi genitori: se ci sono questi eredi non potrai lasciare tutto al tuo amico, ma solo la differenza.
Quando scegliessi una persona, inoltre, serve un’accortezza in più, perché nessuno è eterno e quando ci facciamo anziani, riuscire a fare certe cose non è scontato.
L’erede designato potrebbe, infatti, venire a mancare prima di noi, rendendo il nostro testamento vano: per questo consiglio di individuare anche un erede sostitutivo, che sarà molto utile anche nel caso in cui non fossimo più in grado noi di sostituire l’erede nel testamento.
Il testamento, infatti, può essere aggiornato in ogni momento e in ogni sua parte, purché siamo in grado di falrlo.
Per questo stesso motivo, nel mio testamento, non ho scritto “Polly”, ma “… I miei animali da compagnia…“: così tutelo lei e tutti quelli che si aggiugeranno, senza bisogno aggiornare il testamento ogni volta.
E se le mie volontà non venissero rispettate? Chi pensa male, si sa, fa peccato, ma tante volte indovina…
Basterà nominare un curatore testamentario.
Fatto questo, non ti resta che tornare a goderti in Serenità l’amore del tuo amico, certo che hai provveduto al meglio a tutelare il suo benessere presente e futuro.
Se ti restasse qualche dubbio, vieni a trovarmi e portalo con te: il mio studio è 100% Pet Friendly!
Sono Monica Gardella, Consulente Patrimoniale Certificata UNI ISO: con il mio metodo di consulenza patrimoniale, la Denaroterapia®, da oltre vent’anni aiuto Persone e Famiglie a trasformare le ansie legate alla gestione del denaro e del patrimonio in motori di Libertà e Serenità.